Il Master in GIScience e Sistemi a Pilotaggio Remoto è lieto di invitarvi il 17 e 18 ottobre 2019, ai seminari internazionali di approfondimento sulle foreste pluviali, gli ecosistemi amazzonici e i cambiamenti climatici.
Entrambi gli incontri si terranno all’interno del Polo Didattico di Biologia e Biomedicina “Fiore di Botta“, dell’Università degli Studi di Padova.
Il 17 ottobre si svolgerà nella fascia oraria 9.30 – 11.30 (Aula 1G)
Il 18 ottobre si svolgerà dalle ore 8.30 – 10.30 (Aula 1D)
Il Master in GIScience e Sistemi a Pilotaggio Remoto è lieto di invitarvi il 15 luglio 2019, dalle ore 17.00 alle 19.00 c/o il Laboratorio GIScience Drones4Good del Dipartimento ICEA (Via Ognissanti, 39) al seminario internazionale dal titolo “Hacia la justicia climática en Amazonia: protagonismo de los actores territoriales y investigación geográfica participativa”. Un’occasione unica per conoscere le problematiche territoriali, sociali ed ambientali, generate dall’estrazione petrolifera e discutere con esperti che operano per la protezione dei diritti delle comunità indigene, provenienti direttamente dall’Ecuador, Paese in cui l’attività prosegue da oltre 50 anni.
Discussant – Salvatore Pappalardo, Daniele Codato, Alberto Diantini, Giuseppe Della Fera, Edoardo Crescini, Francesco Facchinelli, Gruppo di ricerca “Cambiamenti climatici, territori, diversità” Il gruppo di ricerca “Cambiamenti climatici, territori, diversità” (prof. Massimo De Marchi, Dipartimento ICEA, Università di Padova) da più di quindici anni studia gli impatti socio-ambientali e le alternative di sviluppo locale alla produzione di energia fossile in Amazzonia. L’evento è organizzato dal Master in GIScience e Sistemi a Pilotaggio Remoto, in collaborazione con il Dipartimento ICEA, il progetto Geoyasuní, l’Associazione di Promozione Sociale GIShub e promosso dal progetto Amazoneyes (vincitore del bando “Progetti culturali studenteschi 2019”) che si compone di un gruppo di studenti, naturalisti e geografici, con un’enorme passione per le tematiche ambientali.
presentazione del progetto con i protagonisti della “Spedizione A.M.A.Z.O.N.Y.A” al #GeoNight_Padova 2019, venerdì 5 aprile ore 18.00 (c/o Laboratorio GIScience Drones4Good del Dipartimento ICEA (Via Ognissanti 39). Ingresso libero, si richiede l’iscrizione all’evento.
Comunicato stampa “Esplorazione A.M.A.Z.O.N.Y.A. – Mappando gli impatti socio-ambientali del gas flaring” .
(Progetto supportato dal Programma Early Career Grant del National Geographical Society).
Il gasflaring è una pratica industriale diffusa, specialmente nei PVS, che consiste nella combustione in situ di gas “di scarto” associati all’estrazione e produzione di idrocarburi.
Oltre a rappresentare una delle fonti più importanti dei gas serra (contribuisce infatti a circa al 15% delle emissioni di natura antropogenica) il gas flaring costituisce una fonte di inquinamento chimico, termico e luminoso che ha effetti sia sugli ecosistemi che sulle comunità locali. Numerosi studi riportano differenti tipi di contaminazione, con effetti avversi sia per l’uomo che per l’ambiente.
Gas flaring in Amazzonia ecuadoriana. Fieldwork 2018 (Credit: “Territori delle diversità ecologiche e culturali”)
L’estrazione di combustibili fossili è un’attività che ha oramai raggiunto aree remote ad elevata diversità biologica e culturale, come l’Amazzonia occidentale. In questo settore, infatti, desta gran preoccupazione l’espansione della frontiera petrolifera nella Riserva della Biosfera Yasuní, uno dei luoghi più biodiversi del pianeta e territorio ancestrale degli indigeni Waorani. In prossimità di questa zona, gli impatti socio-ambientali diretti e indiretti delle varie fasi dell’estrazione petrolifera sono ampiamente documentati.
Gas flaring in Amazzonia ecuadoriana. Fieldwork 2018 (Credit “Territori delle diversità ecologiche e culturali”)
Il gruppo di ricerca “Territori delle diversità ecologiche e culturali” (prof. Massimo De Marchi, Dipartimento ICEA, Università di Padova) da oltre quindici anni sta portando avanti una ricerca geografica, da remoto e sul campo, per studiare gli impatti socio-ambientali e le alternative di sviluppo locale alla produzione di energia fossile in Amazzonia.
Dall’incontro fra le competenze del gruppo di ricerca e la passione di tre studenti laureandi in Scienze Naturali (Francesco Facchinelli, Edoardo Crescini e Giuseppe Della Fera) è nato un processo che ha portato alla realizzazione di tre tesi di laurea e di un progetto innovativo finanziato nel 2017 dall’Università di Padova (Amazon Eyes). Nel 2018 nell’ambito dei fondi BIRD il Dipartimento ICEA ha finanziato l’Assegno di ricerca Gas Flaring from above and from below. Linking satellite eyes and community geographic information systems in fossil fuel transition and climate justice. La ricerca è condotta dal dr. Salvatore Pappalardo.
Gas flaring in Amazzonia ecuadoriana. Fieldwork 2018 (credits: “Territori delle diversità ecologiche e culturali”)
presentazione del progetto con i protagonisti della “Spedizione A.M.A.Z.O.N.Y.A” al #GeoNight_Padova 2019, venerdì 5 aprile ore 18.00 (c/o Laboratorio GIScience Drones4Good del Dipartimento ICEA (Via Ognissanti 39). Ingresso libero, si richiede l’iscrizione all’evento.
Comunicato stampa “Esplorazione A.M.A.Z.O.N.Y.A. – Mappando gli impatti socio-ambientali del gas flaring” (Progetto supportato dal Programma Early Career Grant del National Geographical Society).
Il gasflaring è una pratica industriale diffusa, specialmente nei PVS, che consiste nella combustione in situ di gas “di scarto” associati all’estrazione e produzione di idrocarburi.
Oltre a rappresentare una delle fonti più importanti dei gas serra (contribuisce infatti a circa al 15% delle emissioni di natura antropogenica) il gas flaring costituisce una fonte di inquinamento chimico, termico e luminoso che ha effetti sia sugli ecosistemi che sulle comunità locali. Numerosi studi riportano differenti tipi di contaminazione, con effetti avversi sia per l’uomo che per l’ambiente.
Gas flaring in Amazzonia ecuadoriana. Fieldwork 2018 (Credit: “Territori delle diversità ecologiche e culturali”)
L’estrazione di combustibili fossili è un’attività che ha oramai raggiunto aree remote ad elevata diversità biologica e culturale, come l’Amazzonia occidentale. In questo settore, infatti, desta gran preoccupazione l’espansione della frontiera petrolifera nella Riserva della Biosfera Yasuní, uno dei luoghi più biodiversi del pianeta e territorio ancestrale degli indigeni Waorani. In prossimità di questa zona, gli impatti socio-ambientali diretti e indiretti delle varie fasi dell’estrazione petrolifera sono ampiamente documentati.
Gas flaring in Amazzonia ecuadoriana. Fieldwork 2018 (Credit “Territori delle diversità ecologiche e culturali”)
Il gruppo di ricerca “Territori delle diversità ecologiche e culturali” (prof. Massimo De Marchi, Dipartimento ICEA, Università di Padova) da oltre quindici anni sta portando avanti una ricerca geografica, da remoto e sul campo, per studiare gli impatti socio-ambientali e le alternative di sviluppo locale alla produzione di energia fossile in Amazzonia.
Dall’incontro fra le competenze del gruppo di ricerca e la passione di tre studenti laureandi in Scienze Naturali (Francesco Facchinelli, Edoardo Crescini e Giuseppe Della Fera) è nato un processo che ha portato alla realizzazione di tre tesi di laurea e di un progetto innovativo finanziato nel 2017 dall’Università di Padova (Amazon Eyes).
Gas flaring in Amazzonia ecuadoriana. Fieldwork 2018 (credits: “Territori delle diversità ecologiche e culturali”)
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